dijous, 19 de gener del 2017

El Museu Memorial de l'Exili

EL MUSEU MEMORIAL DE L’EXILI 

Il Museu Memorial de l’Exili (MUME) é il primo complesso museistico dedicato a preservare la memoria e l’eredità dell’esilio repubblicano provocato dalla Guerra Civile Spagnola.
Situato a La Jonquera, il passo della frontiera attraverso cui fuggono la maggior parte degli esiliati, il MUME é definito come uno spazio per la memoria, la storia e la riflessione critica. Un progetto che non si limita solo alla funzione espositiva, ma che stimola anche la ricerca storica e la diffusione pedagogica. Il MUME accompagna il visitatore in esposizioni permanenti e temporanee attraverso un’ampia visione che unisce il passato con il presente, perché i conflitti che provocarono l’esilio sono stati una costante nella storia del XX secolo e continuano ad esserlo fino ai giorni nostri.
L’esposizione permanente presenta il fenomeno dell’esilio nell'arco della storia, ponendo l’accento sulla Guerra Civile e sulla successiva sconfitta e ritirata repubblicana. La diaspora attraverso i Pirenei per arrivare in Francia e la diversa sorte di migliaia di rifugiati che valicarono la frontiera sono alcuni dei punti d’interesse della mostra. L’esperienza dell’esilio e il suo lascito culturale attraverso testimonianze e documenti storici completano il discorso espositivo.




                      

Contesto storico 

Il Museu Memorial de l’Exili è un centro d’interpretazione che ricorda gli esili causati dalla Guerra Civile di Spagna. Soprattutto l’esilio dei vinti in quella contesa indissolubilmente legata con l’Europa dell’ascesa dei totalitarismi, preludio della Seconda Guerra Mondiale. Se da un lato, molti degli uomini e delle donne esiliati nel 1939 continuarono a lottare per la libertà dal fronte della resistenza francese e da altri fronti in Europa occupati dal fascismo, dall’altro migliaia di persone furono deportate ai campi di concentramento nazisti in un viaggio che, per la maggior parte di essi, fu di sola andata. Altri, invece, ritornarono, di loro spontanea volontà o perché forzati, nella Spagna di Franco, dove subirono persecuzioni, vennero incarcerati, o morirono e, tutti loro, furono costretti alla tortura del silenzio, imposta da Franco. Molte persone dovettero cercare asilo a migliaia di chilometri, in terre europee, americane o africane.


Obiettivi della mostra

Con le sue esposizioni il MUME si propone di:

  • offrire una visione ampia, allo stesso tempo guidata, della complessità del fatto storico della Guerra Civile Spagnola e il conseguente esilio che generò. Il mezzo utilizzato come filo conduttore é il materiale grafico e sonoro che caratterizza l’esposizione permanente del museo; 
  • motivare l’interesse verso i conflitti politici e bellici, tanto storici come attuali, al fine di ampliare la capacità riflessiva e il criterio utilizzato;
  •  fomentare il pensiero e la capacità espositiva delle proprie idee verso il gruppo, così come rispettare l’opinione degli altri;
  • stabilire connessione tra fatti della storia della propria cultura che potrebbero sembrare lontani dall'attualità, ma che in realtà la fanno meglio comprendere;
  •  permettere la relazione intergenerazionale;
  • valorizzare il dialogo e la cooperazione come forme pacifiche di risoluzione di conflitti;
  • valorizzare la funzione della memoria storica nella costruzione del futuro;
  • vedere esempi sia dell’arte al servizio dell’ideologia, sia come forma di espressione e di testimonianza.


Descrizione
La visita guidata al museo inizia facendo riferimento alla dimensione universale del fenomeno dell’esilio per poi passare a spiegare l’esilio del 1939. Da un lato, si focalizza l’attenzione sulle sue cause e, dall'altra, si tratta la complessità del labirinto nel quale entrano migliaia di rifugiati che oltrepassano la frontiera. La voce dei testimoni, con i loro percorsi personali e le loro esperienze, insieme all'esposizione permanente del museo, fanno sì che la visita sia un’esperienza di grande impatto emotivo, che permette di prendere coscienza dell’importanza dei fatti e di essere più ben disposti verso le situazioni simili contemporanee.

La visita, in definitiva, è interattiva, aperta e costruita in funzione del pubblico.


Sviluppo della visita
La visita al museo viene introdotta all’ingresso con la lettura della definizione di esilio del dizionario Pompeu Fabra e con la riflessione e presentazione del MUME.

■ exili
Etimologia:del ll. exsilium, der. de exsilīre ‘saltar a fora’, i aquest, de salīre ‘saltar’ 1a font: 1285
masculí HISTÒRIA i CIÈNCIES POLÍTIQUES
1.      Allunyament, voluntari o forçós, del territori d’un estat, especialment per motius polítics.
2.      Sojorn obligat fora de la pàtria.
3.      Lloc on viu la persona exiliada.
“No té el caràcter jurídic de pena, sinó que es tracta d’una mesura política i, per tant, sense termini fixat; la possibilitat de tornar al propi país és aleatòria i depèn del canvi en la situació política. […] Sovint era una alternativa a una pena greu o capital.

Il percorso comincia al secondo piano dove si ricrea metaforicamente una situazione di guerra e distruzione. I visitatori entrano nelle sale intitolate “L’exili: passat i present” e “Guerra, derrota i retirada”; in queste due stanze si affronta:

- il tema dell’esilio come costante storica, con particolare riferimento a quello del ‘39;

- le cause e lo sviluppo delle guerra civile;

- la sconfitta e il ritiro dei repubblicani in Catalogna, considerata luogo di accoglienza;

- gli itinerari dell’esilio;

- l’arte come mezzo di espressione, testimonianza e ideologia.


Sala "L'exili: passat i present"

 
  

Sala "Guerra, derrota i retirada"

Il visitatore scende successivamente per le scale, unica via possibile, come metafora dell’impossibilità di scelta dell’esilio. La visita prosegue quindi al primo piano nella sala “La Diàspora” dove si affrontano diversi temi come:

- riflessioni sui campi di concentramento francesi e sulla vita al loro interno;

- il ruolo degli aiuti internazionali e l’accoglienza degli esiliati in America;

- lo scenario europeo durante la Seconda Guerra Mondiale e il conseguente secondo esilio;

- il ritorno in Spagna e la resistenza;

- riflessioni sulla fragilità della memoria.


Sala "La Diàspora"

La seconda sala del primo piano intitolata “La vivència de l’exili” propone documenti audiovisivi con le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona l’esilio.

   
Sala "La vivència de l'exili"
La terza e ultima sala “El llegat de l’exili” espone opere di grande valore culturale create da personaggi conosciuti, intellettuali, scienziati, artisti esiliati catalani, realizzate in paesi che incarnano il valore di libertà.  Questa stanza vuole quindi dimostrare come le guerre portino ad una perdita di capitale umano e scientifico di cui    beneficiano i paesi di accoglienza.


Sala "El llegat de l'exili"
 
La visita dura un’ora e mezza ed il prezzo è di 5€ a persona.



Dal sito ufficiale del museo: http://www.museuexili.cat/

Letizia Lotti 
Laura Occhi 
Giulia Pirazzini



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