LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA E I BUNKER. UN
ESEMPIO NEL TERRITORIO CATALANO: IL BUNKER DELLA COSTA DI SANTA SUSANNA
“Un bunker è
una fortificazione militare difensiva.
Si differenzia da una casamatta in
quanto questa è solamente il locale che alloggia l'arma, cannone o
mitragliatrice che sia, anche su di una nave, mentre un bunker è un complesso
di costruzioni, a volte ipogee, che
possono anche comprendere una o più casematte” [1].
Durante la guerra civile spagnola (1936-1939) erano
molto frequenti i bombardamenti sulla popolazione civile. A partire dall’ Agosto
del 1937 al largo della Costa di Maresme, e anche nel resto del territorio
catalano e dello Stato, il governo della Repubblica e l’Esercito Popolare
realizzarono importanti opere di fortificazione difensive, piu di 40 bunker,
solo in questa costa.
Il pericolo proveniva tanto dagli attacchi aerei da parte dell’aviazione
fascista italiana alleata con Franco quanto dai possibili sbarchi franchisti.
Le forze repressive del Generale, situate a Maiorca, intendevano bombardare
principalmente Barcellona e iniziarono gli attacchi aerei dalla comarca[2] del Maresme.
SANTA
SUSANNA
Santa
Susanna è un comune spagnolo della comarca del Maresme, parte
meridionale della Costa Brava, che si trova tra Malgrat de Mar e Pineda de Mar.
Nel 2012 il numero degli abitanti ammontava a 3.338 abitanti, oggi il numero è
sceso a 3.293. A metà
strada tra le città di Barcellona, Girona e la Costa Brava, la sua posizione
strategica, tra il mare e le montagne, offre ai visitatori una vasta gamma di
attrazioni turistiche di qualità. Attualmente, la città ha un sistema economico
basato sul turismo e in misura minore sull' agricoltura. Lo sviluppo della zona
turistica, vicino alla costa, ha permesso al comune di diventare noto a livello
internazionale e un grande miglioramento di tutta l'area.
Caratterizzata
da un clima davvero piacevole, Santa Susanna vanta la nomea di essere il primo
comune della Costa Brava-Maresme ad aver ottenuto la certificazione di luogo
per eccellenza del turismo familiare, in grado di offrire tutti i benefici e tutti
i servizi all’avanguardia per le famiglie e i bambini.
Santa
Susanna è rinomata per i suoi 2 km di spiagge idilliache a poca distanza dalla
capitale della Catalogna: Barcellona. Il litorale di questa zona vanta alcune
tra le spiagge meglio attrezzate di tutto il tratto della Costa Brava-Maresme.
Si tratta di zone tipicamente urbane, vicino al centro della cittadina. Tra
queste la più conosciuta è quella chiamata Platja de Llevant che si
trova in prossimità del centro urbano, vicino al famoso Passeig Marítim.
Si tratta di
una spiaggia lunga poco più di 800 metri. Tra le altre spiagge degne di nota ci
sono: Platja de les Dunes, la Platja de les Caletes, con le sue piccole calette
circondate dalle rocce.
Le
origini di Santa Susanna risalgono al XII secolo, quando la valle era popolata
da contadini Alfata impegnati nella coltivazione dei vigneti e cereali. Oggi ci
sono ancora alcuni resti di epoca medievale, in particolare le torri di
guardia, la cappella di Santa Susanna e vecchie case, ancora abitate. Questo è
il caso di Can Rosich, ora dedicato al turismo rurale. Tutti gli edifici di
Santa Susanna, che sono una parte importante del patrimonio artistico e
storico, tengono in vita il valore dell'eredità, memorizzato all'interno delle
sue mura.
A
differenza di altre città Santa Susanna non ha un gran centro storico da
visitare: si tratta principalmente di una destinazione turistica, senza molti
monumenti. Tuttavia ci sono alcune cose che vale la pena di visitare come: l'Activ Natura, un parco a tema immerso nel verde e nella
natura: luogo ideale per adulti e bambini ed è possibile organizzare
all'interno di questo parco una serie di gite, come le escursioni in mountain
bike, le avventure nel bosco. Da non perdere inoltre la Feira Màgica, ovvero la
festa della magia che si tiene durante il Solstizio d'Estate. Non molto lontano
da questa cittadina si trova il parco del Montnegre i el Corredor, un'area di 15mila ettari dove si trova la
tipica fauna mediterranea. Santa Susanna può essere presa come punto di
partenza per visitare le principali località della Costa Brava: di fianco si
trovano altre località molto rinomate, come Platja d’ Aro, con i suoi tre
comuni e il suo bel castello, la romantica Tossa de Mar dove è possibile
ammirare il borgo medioevale con l'antica Parrocchiale da cui si gode una vista
mozzafiato e ancora Lloret de Mar con la sua movida e Blanes.
A poca distanza da Santa Susanna poi si
trovano anche le due destinazioni per eccellenza della Catalogna: Barcellona,
dove potrete ammirare le famose Rambles, gli edifici modernisti, i parchi e le
zone verdi, e ancora Girona, conosciuta con il suo appellativo di Petita
Florència, ovvero Piccola Firenze, chiamata così per via delle sue belle case
che si affacciano sul fiume Onyar e che richiamano da vicino le case fiorentine
che si trovano lungo l'Arno.
IL BUNKER DI SANTA SUSANNA
Santa Susanna, chiamata Montagut de Mar all’epoca della guerra civile, aveva due fortificazioni: una più grande situata strategicamente vicino alla secca del fiume (scomparsa per l’erosione del mare) e un’altra sulla Spiaggia delle Dune che fu costruita il 6 Ottobre 1938. Questo forte, come si legge nell’iscrizione laterale, fu edificato dai brigadisti[3].
È in cemento armato ed è situato su una base di
pietra. All’interno si accede tramite un passaggio che presenta sulla destra un
piccolo armadio. Lo spazio centrale ha una superficie più alta che corrisponde
alla posizione della mitragliatrice. Le pareti che guardano alla costa hanno
due feritoie da cui sparare e osservare. Finita la guerra civile, durante gli
anni 40 l’esercito mantenne queste strutture come punti d’osservazione per
difendersi da una possibile invasione alleata. Successivamente sono caduti
nell’oblio.
Nel 2008 per lasciare traccia dei fatti di grande
importanza storica, il Comune di Santa Susanna ha dichiarato questo monumento
Bene Culturale di Interesse Locale. Inoltre, sono state realizzate opere di
ricostruzione e segnalazione.
LA SPIAGGIA DELLE DUNE
Nell’anno 2002 il Comune di Santa Susanna iniziò la
ricostruzione della zona della Platja de les Dunes (spiaggia delle dune).
Questa spiaggia di circa 800 metri di lunghezza ha mantenuto nel tempo un buono
stato di conservazione che ha permesso il recupero estetico e ambientale di
questa frangia marittima.
L’opera si basa principalmente sulla ricostruzione
del camminamento e della spiaggia, combinando gli usi turistici e la conservazione
e miglioramento ambientale. Si vollero ricostruire le dune per eliminare
l’uniformità e recuperare l’aspetto originale del litorale, allo stesso tempo
reintrodurre la vegetazione tipica di quella zona costiera. Allo stesso modo
sono stati ridotti il passaggio dei veicoli e la possibilità di sostare
liberamente nelle zone adiacenti. Tutto ciò è stato reso compatibile con gli
usi e le attività tipiche della spiaggia, l’installazione dei servizi, gli
accessi, la stazione nautica.
ALTRI BUNKER IN CATALOGNA
Oltre a quella di Santa Susanna sono presenti in
Catalogna moltissime altre costruzioni difensive tra cui bunker ma anche
casematte, rifugi e trincee. Di seguito ne elenchiamo alcuni.
- Ruta de defensa de costes
È
uno degli itinerari riguardanti i luoghi della Guerra Civile e include molti
altri bunker: il comune di Sitges, il bunker Primera Roca de Vilanova i Geltrù,
due bunker a Cubelles e altri due a Vendrell, di cui uno sulla spiaggia di
Madrigueres e l’altro sulla spiaggia di Francàs.
Dopo il bombardamento della città di Roses
nell’ottobre 1936 da parte dei franchisti la costa della Catalogna divenne un
fronte di guerra e cominciò il processo di militarizzazione, con la costruzione
di strutture difensive, che tuttavia, inizialmente erano poco efficaci e
fatiscenti anche a causa della scarsità di armi di cui soffriva l’esercito
repubblicano. All’inizio del 1937, però, quando la Guerra Civile continuava
ormai da sei mesi, si cominciò la costruzione di opere di fortificazione come
le postazioni per le mitragliatrici e i bunker.
- El búnquer de Punta Mabrera protegint la Platja de Vilanova
Il Bunker di Punta Mabrera, situato
sulla spiaggia di San Cristòfol, è una delle due fortificazioni difensive che
appartengono al comune di Vilanova i la Geltrù, nella regione Penedès
(Barcellona). Durante la Guerra Civile, la città aveva numerose costruzioni
difensive per sorvegliare la costa in caso di potenziali sbarchi delle forze
franchiste. Le costruzioni più utilizzate erano postazioni per le mitragliatrici
lunghe 3 metri e ampie 1,5 metri con un’entrata laterale e due ampie feritoie
da cui poter sparare con la mitragliatrice nel caso di sbarchi o attacchi
nemici.
Il Bunker di Punta Mabrera, costruito in cemento armato e placche di ferro, era molto resistente e garantiva protezione a chi stava al suo interno. Era quadrato con un’estremità a semicerchio. Una parete laterale ne proteggeva l’entrata e, per poterlo mimetizzare con l’ambiente circostante e non essere rilevato dagli aerei nemici, si attaccavano delle rocce al tetto.
Questa fortificazione è segnalata con il cartello del Memorial Democràtic ma rimane abbandonata.
Il Bunker di Punta Mabrera, costruito in cemento armato e placche di ferro, era molto resistente e garantiva protezione a chi stava al suo interno. Era quadrato con un’estremità a semicerchio. Una parete laterale ne proteggeva l’entrata e, per poterlo mimetizzare con l’ambiente circostante e non essere rilevato dagli aerei nemici, si attaccavano delle rocce al tetto.
Questa fortificazione è segnalata con il cartello del Memorial Democràtic ma rimane abbandonata.
- El búnquer de Sitges protegint la Platja de Balmins
Il bunker di Balmins, costruito in cemento armato,
che presenta una forma quadrangolare, un corridoio interno e una sola apertura
frontale per poter sparare. Il bunker proteggeva le spiagge di Balmins e Sant
Sebastià. Era ben mimetizzato tra le collinette rocciose sulla spiaggia e
perciò difficile da intercettare dagli aerei o dalle navi. Una delle funzioni
principali di questa costruzione era proteggere gli armamenti e l’artiglieria
destinati alla città.
Il bunker
è ben visibile da tutta la spiaggia di Balmins. A pochi metri, un cartello del
Memorial Democratic ne spiega le caratteristiche.
- Parc dels Búnquers de Montellà i Martinet
Il Parco dei bunker di Montellà e Martinet si trova
nella zona di Montellà e Martinet, dove vennero costruiti una serie di bunker che
formavano una linea difensiva lungo i Pirenei, denominata Linia Pirineus, da
Cap de Creus fino ai Paesi Baschi. Questi bunker fanno parte del Patrimonio
Architettonico della Catalogna. Si tratta di bunker d’osservazione, bunker per
sparare e bunker per proteggere l’artiglieria, ma anche di passaggi sotterranei
scavati nella roccia. Ci sono diversi punti di ventilazione. I bunker sono
costruiti in cemento armato e si mimetizzavano esteriormente coprendoli con
terra e pietre.
La
linea è formata da circa 2.000 bunker che non vennero mai occupati grazie al
segreto militare da cui furono protetti.
È
possibile visitare i bunker sia internamente che esternamente attraverso le
visite guidate organizzate dal vicino centro visitatori (centre de visitants).
- Els búnquers del tossal de Sant Joan de Vilamur
Si cominciò la costruzione delle
fortificazioni a seguito della grande offensiva sferrata dalle truppe
franchiste a Pallars Sobirà nel marzo del 1938. Una compagnia era
permanentemente in servizio sulla linea difensiva di Vilamur. L’unità militare
era capitanata da due o tre ufficiali, diversi sergenti e caporali,
indispensabili per garantire la disciplina e l’attività militare durante il
giorno. Questi ultimi avevano anche la responsabilità degli armamenti e degli
approvvigionamenti. I resti della struttura difensiva franchista del Tossal de
Sant Joan de Vilamur sono stati recuperati. Il sistema difensivo che
venne costruito dalle truppe ribelli una volta arrivate in questa zona era di
grande qualità. Si tratta per lo più di fortificazioni in pietra, malta e
cemento armato interconnesse da trincee scavate nel terreno e circondate da
filo spinato per una maggiore protezione.
Il
tossal è indicato da diversi pannelli esplicativi che ne spiegano le
caratteristiche e l’uso durante la Guerra Civile.
SITOGRAFIA:
LAVORO ESEGUITO DA:
Valentina
Pannacci
Jennifer
Pietrini
Valentina
Sacchetto
[2] COMARCA: suddivisione territoriale che
comprende diversi comuni di una medesima provincia (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Comarca)
[3] Le brigate internazionali erano delle unità militari, costituite da gruppi di volontari stranieri, per appoggiare l'esercito della seconda repubblica spagnola e combattere le forze nazionaliste comandate dal generale Francisco Franco nella guerra civile spagnola. (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Brigate_internazionali)
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