diumenge, 22 de gener del 2017

S.ta Susanna i els búnquers de la Guerra Civil

LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA E I BUNKER. UN ESEMPIO NEL TERRITORIO CATALANO: IL BUNKER DELLA COSTA DI SANTA SUSANNA

“Un bunker è una fortificazione militare difensiva. Si differenzia da una casamatta in quanto questa è solamente il locale che alloggia l'arma, cannone o mitragliatrice che sia, anche su di una nave, mentre un bunker è un complesso di costruzioni, a volte ipogee, che possono anche comprendere una o più casematte” [1].
Durante la guerra civile spagnola (1936-1939) erano molto frequenti i bombardamenti sulla popolazione civile. A partire dall’ Agosto del 1937 al largo della Costa di Maresme, e anche nel resto del territorio catalano e dello Stato, il governo della Repubblica e l’Esercito Popolare realizzarono importanti opere di fortificazione difensive, piu di 40 bunker, solo in questa costa.
Il pericolo proveniva tanto dagli attacchi aerei da parte dell’aviazione fascista italiana alleata con Franco quanto dai possibili sbarchi franchisti. Le forze repressive del Generale, situate a Maiorca, intendevano bombardare principalmente Barcellona e iniziarono gli attacchi aerei dalla comarca[2] del Maresme.

SANTA SUSANNA

Santa Susanna è un comune spagnolo della comarca del Maresme, parte meridionale della Costa Brava, che si trova tra Malgrat de Mar e Pineda de Mar. Nel 2012 il numero degli abitanti ammontava a 3.338 abitanti, oggi il numero è sceso a 3.293. A metà strada tra le città di Barcellona, ​​Girona e la Costa Brava, la sua posizione strategica, tra il mare e le montagne, offre ai visitatori una vasta gamma di attrazioni turistiche di qualità. Attualmente, la città ha un sistema economico basato sul turismo e in misura minore sull' agricoltura. Lo sviluppo della zona turistica, vicino alla costa, ha permesso al comune di diventare noto a livello internazionale e un grande miglioramento di tutta l'area.
Caratterizzata da un clima davvero piacevole, Santa Susanna vanta la nomea di essere il primo comune della Costa Brava-Maresme ad aver ottenuto la certificazione di luogo per eccellenza del turismo familiare, in grado di offrire tutti i benefici e tutti i servizi all’avanguardia per le famiglie e i bambini.
Santa Susanna è rinomata per i suoi 2 km di spiagge idilliache a poca distanza dalla capitale della Catalogna: Barcellona. Il litorale di questa zona vanta alcune tra le spiagge meglio attrezzate di tutto il tratto della Costa Brava-Maresme. Si tratta di zone tipicamente urbane, vicino al centro della cittadina. Tra queste la più conosciuta è quella chiamata Platja de Llevant che si trova in prossimità del centro urbano, vicino al famoso Passeig Marítim.
Si tratta di una spiaggia lunga poco più di 800 metri. Tra le altre spiagge degne di nota ci sono: Platja de les Dunes, la Platja de les Caletes, con le sue piccole calette circondate dalle rocce.
Le origini di Santa Susanna risalgono al XII secolo, quando la valle era popolata da contadini Alfata impegnati nella coltivazione dei vigneti e cereali. Oggi ci sono ancora alcuni resti di epoca medievale, in particolare le torri di guardia, la cappella di Santa Susanna e vecchie case, ancora abitate. Questo è il caso di Can Rosich, ora dedicato al turismo rurale. Tutti gli edifici di Santa Susanna, che sono una parte importante del patrimonio artistico e storico, tengono in vita il valore dell'eredità, memorizzato all'interno delle sue mura.
A differenza di altre città Santa Susanna non ha un gran centro storico da visitare: si tratta principalmente di una destinazione turistica, senza molti monumenti. Tuttavia ci sono alcune cose che vale la pena di visitare come: l'Activ Natura, un parco a tema immerso nel verde e nella natura: luogo ideale per adulti e bambini ed è possibile organizzare all'interno di questo parco una serie di gite, come le escursioni in mountain bike, le avventure nel bosco. Da non perdere inoltre la Feira Màgica, ovvero la festa della magia che si tiene durante il Solstizio d'Estate. Non molto lontano da questa cittadina si trova il parco del Montnegre i el Corredor, un'area di 15mila ettari dove si trova la tipica fauna mediterranea. Santa Susanna può essere presa come punto di partenza per visitare le principali località della Costa Brava: di fianco si trovano altre località molto rinomate, come Platja d’ Aro, con i suoi tre comuni e il suo bel castello, la romantica Tossa de Mar dove è possibile ammirare il borgo medioevale con l'antica Parrocchiale da cui si gode una vista mozzafiato e ancora Lloret de Mar con la sua movida e Blanes.
A poca distanza da Santa Susanna poi si trovano anche le due destinazioni per eccellenza della Catalogna: Barcellona, dove potrete ammirare le famose Rambles, gli edifici modernisti, i parchi e le zone verdi, e ancora Girona, conosciuta con il suo appellativo di Petita Florència, ovvero Piccola Firenze, chiamata così per via delle sue belle case che si affacciano sul fiume Onyar e che richiamano da vicino le case fiorentine che si trovano lungo l'Arno.

IL BUNKER DI SANTA SUSANNA

Santa Susanna, chiamata Montagut de Mar all’epoca della guerra civile, aveva due fortificazioni: una più grande situata strategicamente vicino alla secca del fiume (scomparsa per l’erosione del mare) e un’altra sulla Spiaggia delle Dune che fu costruita il 6 Ottobre 1938. Questo forte, come si legge nell’iscrizione laterale, fu edificato dai brigadisti[3].

È in cemento armato ed è situato su una base di pietra. All’interno si accede tramite un passaggio che presenta sulla destra un piccolo armadio. Lo spazio centrale ha una superficie più alta che corrisponde alla posizione della mitragliatrice. Le pareti che guardano alla costa hanno due feritoie da cui sparare e osservare. Finita la guerra civile, durante gli anni 40 l’esercito mantenne queste strutture come punti d’osservazione per difendersi da una possibile invasione alleata. Successivamente sono caduti nell’oblio.
Nel 2008 per lasciare traccia dei fatti di grande importanza storica, il Comune di Santa Susanna ha dichiarato questo monumento Bene Culturale di Interesse Locale. Inoltre, sono state realizzate opere di ricostruzione e segnalazione.

LA SPIAGGIA DELLE DUNE
Nell’anno 2002 il Comune di Santa Susanna iniziò la ricostruzione della zona della Platja de les Dunes (spiaggia delle dune). Questa spiaggia di circa 800 metri di lunghezza ha mantenuto nel tempo un buono stato di conservazione che ha permesso il recupero estetico e ambientale di questa frangia marittima.
L’opera si basa principalmente sulla ricostruzione del camminamento e della spiaggia, combinando gli usi turistici e la conservazione e miglioramento ambientale. Si vollero ricostruire le dune per eliminare l’uniformità e recuperare l’aspetto originale del litorale, allo stesso tempo reintrodurre la vegetazione tipica di quella zona costiera. Allo stesso modo sono stati ridotti il passaggio dei veicoli e la possibilità di sostare liberamente nelle zone adiacenti. Tutto ciò è stato reso compatibile con gli usi e le attività tipiche della spiaggia, l’installazione dei servizi, gli accessi, la stazione nautica.

ALTRI BUNKER IN CATALOGNA
Oltre a quella di Santa Susanna sono presenti in Catalogna moltissime altre costruzioni difensive tra cui bunker ma anche casematte, rifugi e trincee. Di seguito ne elenchiamo alcuni.

  •      Ruta de defensa de costes

È uno degli itinerari riguardanti i luoghi della Guerra Civile e include molti altri bunker: il comune di Sitges, il bunker Primera Roca de Vilanova i Geltrù, due bunker a Cubelles e altri due a Vendrell, di cui uno sulla spiaggia di Madrigueres e l’altro sulla spiaggia di Francàs.
Dopo il bombardamento della città di Roses nell’ottobre 1936 da parte dei franchisti la costa della Catalogna divenne un fronte di guerra e cominciò il processo di militarizzazione, con la costruzione di strutture difensive, che tuttavia, inizialmente erano poco efficaci e fatiscenti anche a causa della scarsità di armi di cui soffriva l’esercito repubblicano. All’inizio del 1937, però, quando la Guerra Civile continuava ormai da sei mesi, si cominciò la costruzione di opere di fortificazione come le postazioni per le mitragliatrici e i bunker.
  •           El búnquer de Punta Mabrera protegint la Platja de Vilanova

Il Bunker di Punta Mabrera, situato sulla spiaggia di San Cristòfol, è una delle due fortificazioni difensive che appartengono al comune di Vilanova i la Geltrù, nella regione Penedès (Barcellona). Durante la Guerra Civile, la città aveva numerose costruzioni difensive per sorvegliare la costa in caso di potenziali sbarchi delle forze franchiste. Le costruzioni più utilizzate erano postazioni per le mitragliatrici lunghe 3 metri e ampie 1,5 metri con un’entrata laterale e due ampie feritoie da cui poter sparare con la mitragliatrice nel caso di sbarchi o attacchi nemici.
Il Bunker di Punta Mabrera, costruito in cemento armato e placche di ferro, era molto resistente e garantiva protezione a chi stava al suo interno. Era quadrato con un’estremità a semicerchio. Una parete laterale ne proteggeva l’entrata e, per poterlo mimetizzare con l’ambiente circostante e non essere rilevato dagli aerei nemici, si attaccavano delle rocce al tetto.
Questa fortificazione è segnalata con il cartello del Memorial Democràtic ma rimane abbandonata.
  •   El búnquer de Sitges protegint la Platja de Balmins


Il bunker di Balmins, costruito in cemento armato, che presenta una forma quadrangolare, un corridoio interno e una sola apertura frontale per poter sparare. Il bunker proteggeva le spiagge di Balmins e Sant Sebastià. Era ben mimetizzato tra le collinette rocciose sulla spiaggia e perciò difficile da intercettare dagli aerei o dalle navi. Una delle funzioni principali di questa costruzione era proteggere gli armamenti e l’artiglieria destinati alla città.
Il bunker è ben visibile da tutta la spiaggia di Balmins. A pochi metri, un cartello del Memorial Democratic ne spiega le caratteristiche.
     
  • Parc dels Búnquers de Montellà i Martinet
Il Parco dei bunker di Montellà e Martinet si trova nella zona di Montellà e Martinet, dove vennero costruiti una serie di bunker che formavano una linea difensiva lungo i Pirenei, denominata Linia Pirineus, da Cap de Creus fino ai Paesi Baschi. Questi bunker fanno parte del Patrimonio Architettonico della Catalogna. Si tratta di bunker d’osservazione, bunker per sparare e bunker per proteggere l’artiglieria, ma anche di passaggi sotterranei scavati nella roccia. Ci sono diversi punti di ventilazione. I bunker sono costruiti in cemento armato e si mimetizzavano esteriormente coprendoli con terra e pietre.
La linea è formata da circa 2.000 bunker che non vennero mai occupati grazie al segreto militare da cui furono protetti.
È possibile visitare i bunker sia internamente che esternamente attraverso le visite guidate organizzate dal vicino centro visitatori (centre de visitants).
      
  • Els búnquers del tossal de Sant Joan de Vilamur

Si cominciò la costruzione delle fortificazioni a seguito della grande offensiva sferrata dalle truppe franchiste a Pallars Sobirà nel marzo del 1938. Una compagnia era permanentemente in servizio sulla linea difensiva di Vilamur. L’unità militare era capitanata da due o tre ufficiali, diversi sergenti e caporali, indispensabili per garantire la disciplina e l’attività militare durante il giorno. Questi ultimi avevano anche la responsabilità degli armamenti e degli approvvigionamenti. I resti della struttura difensiva franchista del Tossal de Sant Joan de Vilamur sono stati recuperati. Il sistema difensivo che venne costruito dalle truppe ribelli una volta arrivate in questa zona era di grande qualità. Si tratta per lo più di fortificazioni in pietra, malta e cemento armato interconnesse da trincee scavate nel terreno e circondate da filo spinato per una maggiore protezione.
Il tossal è indicato da diversi pannelli esplicativi che ne spiegano le caratteristiche e l’uso durante la Guerra Civile.



SITOGRAFIA:
-          http://activnatura.com


LAVORO ESEGUITO DA:
 Valentina Pannacci
 Jennifer Pietrini
 Valentina Sacchetto






[2] COMARCA: suddivisione territoriale che comprende diversi comuni di una medesima provincia (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Comarca)
[3] Le brigate internazionali erano delle unità militari, costituite da gruppi di volontari stranieri, per appoggiare l'esercito della seconda repubblica spagnola e combattere le forze nazionaliste comandate dal generale Francisco Franco nella guerra civile spagnola. (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Brigate_internazionali)

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